Gli occhi della guerra

Almerigo Grilz, “Ruga”, come lo chiamavano gli amici, è il primo giornalista italiano caduto su un campo di battaglia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Durante la sua carriera fu testimone di molti fronti di guerra dalla fine degli anni ‘70 alla morte: dall’Afghanistan in lotta contro l’Armata Rossa all’invasione israeliana del Libano e il conflitto tra drusi e maroniti a Beirut, dalle guerriglie etiopiche contro Menghistu al conflitto in Mozambico, e ancora negli anni ottanta il conflitto in Cambogia e poi al confine tra Birmania e Thailandia. 

Le sue immagini sono esposte in mostra con alcuni dei lavori realizzati dell’agenzia Albatross - fondata da Gianni Micalessin, Fausto Biloslavo e Almerigo Grilz - dal 1983 al 1987, anno della morte di Almerigo avvenuta in Mozambico durante la realizzazione di un reportage al seguito dei ribelli della Renamo.

3 installazioni digitali raccontano la vita professionale di Almerigo Grilz, presentano un viaggio fotografico all’interno delle guerre contemporanee e una selezione dei reportage finalisti alla prima edizione del Premio giornalistico intitolato ad Almerigo Grilz, aperto a giornalisti italiani sotto i 40 anni che, attraverso i loro reportage, hanno raccontato il mondo senza filtri con la voglia di entrare nelle notizie, cercare storie, raccontare la verità con coraggio e passione.

I vincitori verranno premiati nel corso della serata di gala che si terrà la sera del 20 maggio presso il Teatro della Triennale di Milano.